Torino, il Po, Superga sullo sfondo

Il socialtrekking 2014 parla torinese


Quest’anno il “socialtrekking” approda a Torino. Sarà un piacere per me rivedere la città sabauda, in occasione della manifestazione promossa annualmente dalla cooperativa Walden viaggi a piedi, in partenariato con gli “stati generali” del turismo responsabile e sostenibile.
A dire il vero, per decenni non mi ha sfiorato l’idea di andare a Torino. Il lavoro non me ne ha dato occasione e a sceglierla come meta di vacanza non ci ho mai pensato. Solo qualche anno fa mi sono accorto di cosa mi fossi perso.
Il cinema sembra spesso prenderci gusto con la retorica delle città, sviluppandola in maniera esponenziale. Nella maggior parte dei film, Torino è nella migliore delle ipotesi uno spazio essenzialmente neutro, grigio e anonimo che fa da sfondo ai sentimenti piccoli e grandi di personaggi intensi o banali. Un vero paradosso che nel mondo del cinema il capoluogo torinese abbia un ruolo di secondo piano. Proprio Torino che nella sua inconfondibile Mole Antonelliana ha ritagliato lo spazio per il più suggestivo e rilevante museo europeo della “celluloide”.
Il fascino di Torino è di natura sobria ma intensa, caratteristiche che forse si legano in maniera imperfetta con le esigenze cinematografiche. Eppure, si tratta di un”set” di primissima scelta.  Storia, architettura, natura, in poche città le ho viste andare a braccetto armoniosamente come a Torino.
Nella città dell’automobile per antonomasia, dell’auto ci si può dimenticare tranquillamente, visti i suoi 200 chilometri di piste ciclopedonali. Il “verde” è sempre a portata di mano, con le dolci colline e la curata vegetazione degli argini che si riflettono nelle acque del Po. Il cammino nel centro storico è allietato dai palazzi storici dell’antica capitale sabauda, dai negozi aristocratici o raffinatamente popolari che recano spesso antiche insegne, dalle decine di chilometri di portici dalle linee pregevoli.
“Torino è un dirigibile verso la Spagna”, ma anche “Napoli che va in montagna”, cantava l’Antonello nazionale tempo addietro. I suoi caffè caratteristici delle vie del centro e quelli alternativi e pulsanti sul Lungo Po dei “Murazzi” invitano anche ad altri parallelismi, richiamando alla mente alcune atmosfere della ville lumière d’Oltralpe. Camminare in puro stile socialtrekking dà sempre emozioni particolari. Muovere i propri passi a Torino per due giorni “pieni”, nel tepore primaverile dei primi giorni di aprile, sarà quest’anno un valore aggiunto per tutto il “popolo” del camminare responsabile, meditativo e sostenibile.
Ecco il link al programma socialtrekking TORINO 2014
Raffaele Basile