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Vado a vivere in Albania!


Al confine tra l’Albania e il Montenegro ci sono i Prokletije, una catena di montagne aguzze e meno esplorate d’Europa, che non a caso hanno il sinistro soprannome di “monti maledetti”.  Alessandro Vergari , con un gruppo di “ardimentosi” le ha attraversate di recente, a metà giugno, con uno “sconfinamento” anche nel vicino Monetenegro.  Alla fine del viaggio durato una decina di giorni – targato WaldenViaggi- come è solito fare, Alessandro ha raccolto gli scritti dei suoi “viandanti” ispirati dal viaggio ( a piedi, ovviamente…).  Ne abbiamo scelto uno che ci è apparso particolarmente rappresentativo delle sensazioni che il viaggio ha saputo evocare.
 
r.b.
 
foto di Alessandro Vergari 
 
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Da quando ho incontrato l’ennesimo albanese che è fuggito dall’Italia perché, secondo lui, non c’è più lavoro né prospettive nel nostro paese, ho preso la grande decisione: vado a vivere in Albania!
 
Ma ora non è così facile come un tempo. I visti sono contingentati e solo con abilità e competenze particolari noi italiani possiamo stare in Albania e solo per qualche mese, altrimenti; a casa! Ho quindi scelto la via più difficile per arrivarci e starci; da clandestino.
 
Impossibile ormai dal mare perché le motovedette albanesi speronano le barche dei poveri intra-comunitari che cercano una nuova terra promessa, l’unica è passare dalle montagne e da uno dei passi più impervi; il passo di Vaiusja.
Sono passato in una notte senza luna, per evitare di farmi vedere, e poi con l’aiuto di un vecchio amico ho cambiato identità e documenti.
 
Ora sono Luja Kelmendi, ho risistemato una casetta in una valle solitaria, ho il mio orto, le mie bestie, tempo per camminare e riflettere, e vendo a qualche turista avventuroso il mio miele o le erbe che raccolgo per fare un buon caj.
Sulla porta della staccionata ho messo un cartello: se avete voglia di fermarvi un po’ di tempo, prendere un caffè, raccontare o farsi raccontare una storia, suonate la campanella; sarete i benvenuti!”
 
Anonimo viandante
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