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In cammino con Stella d’Italia


Ho camminato da Assisi a Spoleto con Stella d’Italia, ho unito i miei passi ai due rami del nord che si erano incontrati ad Assisi per proseguire il cammino verso l’Aquila, la meta prevista di questo Social Trekking, un esempio di come il cammino può unire le persone, ma anche di come il camminare può avere una valenza sociale (http://camminacammina.wordpress.com)

Nel blog che parla dell’iniziativa, si può leggere: “un’impresa che abbiamo chiamato Stella d’Italia: un grande spostamento a piedi, di menti e di corpi, che parta dalle varie zone geografiche del nostro Paese, dal nord, dal centro e dal sud, che verrà ad assumere la forma dei bracci di una stella e che convergerà verso il centro. Come meta finale abbiamo scelto L’Aquila, che, oltre a trovarsi in una posizione centrale nel nostro Paese, rappresenta anche il nostro stato attuale ma anche il nostro bisogno e desiderio di ricostruzione.”

Devo dire che solo partecipando si può capire cos’è Stella d’Italia, la proposta è “un cammino per ricucire l’Italia”, per quello che ho vissuto è soprattutto una boccata d’aria fresca dalla società (e detto in questi giorni roventi…) perché mi ha fatto sentire che l’Italia è fatta di belle persone, generose, aperte, allegre, che ti abbracciano con il cuore ogni giorno.

Un’ Italia ben diversa da quella di cui ogni giorno leggiamo sui giornali, fatta di furbi, di ruberie e scorrettezze, quell’eterna italietta che sembra non cambierà mai.Ecco questo è quello che porto a casa: il sapere che in Italia ci sono anche persone così, pronte a gettarsi in un’avventura un po’ folle di fatica e sudore, per dimostrare che la passione civile esiste, accomunate dal desiderio di camminare insieme per testimoniare un modo diverso di vivere la società.

Ecco la giornata tipo che ho vissuto questa settimana: sveglia all’alba, verso le 5 / 5.30, la palestra che ci ospita ha “goduto” delle poche ore di frescura, ma tra poco tornerà rovente come l’abbiamo trovata ieri al nostro arrivo. L’atmosfera è subito piacevole, c’è questo sentimento diffuso di volersi bene, anche se eravamo degli sconosciuti fino a pochi giorni fa, perché se siamo lì insieme vuol dire che condividiamo più di quanto riusciremo a dirci a parole.Alle 6.30 ci si mette in cammino, per un paio d’ore il sole ci lascerà tranquilli, poi arriveranno i tormenti del calore. Nel primo pomeriggio l’arrivo, un bar per placare la sete e una nuova palestra che ci accoglie.

In alcuni paesi di questa Umbria caldissima che attraversiamo ci accolgono le autorità, ci sentiamo un po’ imbarazzati, stiamo meglio in cammino, grondanti sudore e buonumore.Quello che è più difficile da raccontare è il “laboratorio relazionale” in cui ci si sente immersi. So che in cammino ci si apre verso gli altri, si raccontano le cose più intime e i propri sogni, ma qui a Stella d’Italia ho trovato anche qualcosa di più, un prendersi cura l’un l’altro, quegli abbracci che ti sorprendono, quelle attenzioni per ogni membro del gruppo, uno stare insieme che ti fa sentire accolto.

Una, dieci, centomila Stelle d’Italia, se nella nostra quotidianità vivessimo come si vive in questi cammini saremmo molto più felici.

Stella d’Italia raggiungerà l’Aquila il 5 luglio e si trasformerà in un fuoco, che arderà per 3 giorni, chi vuole può ancora partecipare scrivendo a iscrizionistelladitalia@gmail.com

Un grazie particolare a chi questo cammino lo ha immaginato, lo scrittore Antonio Moresco e i suoi collaboratori, e a chi lo ha coordinato, i “capibraccio” Maurizio, Beatrice e Roberta e tutti i camminatori: Safira, Daniela, Donatella, Francesca, Liliana, Elisa, Valter, Enzo, Franco e tutti gli altri di cui non ricordo il nome.

Grazie davvero per questo “tempo speciale” in cammino con voi.

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