eroica

UNA GIORNATA “EROICA”


Tutto è iniziato dopo aver letto che la famosa e celebre corsa in bicicletta “L’Eroica” organizzava, un mese dopo la gara ciclistica, anche una versione de “L’Eroica running” dove, a maratone e corse agonistiche di varia lunghezza, si affiancavano anche passeggiate dirette soprattutto agli appassionati del “nordic walking”.
Noi di Walden ci siamo a questo punto chiesti perché non bypassare atletica e agonismo e proporre anche una sana, “inconsapevole”, romantica e un po’ stravagante passeggiata dal sapore “vintage”.
Lo staff de “L’Eroica” ha accettato la proposta, noi abbiamo sparso la voce tra amici, conoscenti e “inconsapevolmente eroici” viandanti. L’idea ha preso corpo, ha viaggiato da sola e la domenica mattina del 3 novembre ci siamo ritrovati nel piccolo paese di Gaiole, nel cuore del Chianti, in una sessantina di “viandanti”.
Siamo arrivati un po’ prima delle 9.00, ora di partenza programmata in genere per tutte le camminate non competitive. Il tutto, dopo la partenza dei maratoneti partiti di gran carriera per affrontare 20, 40 e anche 65 chilometri. A dire il vero, ci siamo inizialmente sentiti un po’ “fuori luogo, tra i motivatissimi e organizzatissimi gruppi sportivi di nordic walking, tutti perfettamente in abbigliamento tecnico, con le loro tutine aderenti e i loro bastoncini. Noi arrivavamo invece alla spicciolata con i nostri vecchi vestiti racimolati in soffitta o in qualche cassettone dei nonni.
Niente mutandoni ascellari alla Fantozzi, a dire il vero, ma pantaloni alla zuava o di velluto a coste grosse marroni o verdi, camice di lino, cotone grezzo o di calda flanella a quadrettoni, stile alpinista degli anni ’50 o signore inglese degli anni ’30, oppure contadino appena sceso dai monti con il suo bastone da pastore e le sue borracce di zucca, o meglio ancora, gentile signorina adatta al giardino di Vita Sackville-West; questi erano i vestiti più appariscenti accanto agli altri partecipanti che invece avevano scelto più comodi e comuni jeans e felpe.
Ad essere sinceri, non ci è sfuggito qualche sguardo interrogativo dei partecipanti all’ Eroica running”. Il percorso scelto da noi scelto è stato breve, solo 10 km, ma bello perché immerso tra boschi, vigneti e alcuni tra i borghi più belli dei dintorni di Gaiole. Un percorso scelto soprattutto perché così abbiamo potuto camminare con calma e avere il tempo di parlare e vedere la natura circostante, con il tempo giusto per fare una foto, riconoscere un fiore, raccogliere un frutto selvatico.
Lungo la strada abbiamo fatto un po’ di chiacchiere, girellato tra i vicoli medievali del castello di Vertine, letto a voce alta frasi sul camminare regalate da un viandante.
Abbiamo anche “perso” il sentiero perché durante la notte alcuni teppisti avevano tolto i cartelli sistemati dagli organizzatori e ci siamo ritrovati su una strada chiusa presso la casa privata di un giovane di origine tedesca che ci ha consigliato di tornare indietro proprio accanto ad una installazione in ferro che ricordava vagamente la figura del celebre quadro del “Viandante nel mare di nuvole” di Caspar.
Un segno del destino?
Forse, ma visto che il significato stesso di viandante è colui che cammina anche senza destinazione, non ci siamo persi d’animo e abbiamo continuato il nostro giro ritornando sui nostri passi senza rammarico; l’importante era fare una passeggiata piacevole, farla insieme ad altri, farla con piacere, e ci siamo riusciti!
Siamo quindi ritornati alla partenza mentre giungevano anche i primi maratoneti che partecipavano alla running di 65 km, alcuni sfatti dalla fatica e li abbiamo guardati con ammirazione mista a perplessità, da buoni viandanti lenti e un po’ goderecci.
Non a caso, dopo aver gradito gli assaggi offerti dall’organizzazione, siamo andati anche a farci il Pasta Party, preparato dai volontari dell’Eroica nel vecchio cinema del paese; penne al pomodoro, affettati abbondanti, pane e vino Chianti in abbondanza e negli occhi ancora il quadro dei colori autunnali delle splendide colline del Chianti… Cosa desiderare di più?
Il prossimo anno , si ripete!
ALESSANDRO VERGARI