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Senderos de Las Catalinas, la “pura vida” del trekking


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I sentieri di Las  Catalinas, nella zona settentrionale della Costa Rica, sono quanto di meglio possa desiderare un camminatore tropicale. Sono infatti per lo più strutturati a spirale intorno alle colline circostanti all’oceano. Difficile incappare in salite troppo ripide, che a 30-35 gradi potrebbero rendere estrema anche la più innocua performance del trekker mediterraneo. Ci sono anche dei tragitti “black dimond”, con dislivelli maggiori, ma quelli lì bisogna andare a cercarseli, non ti capitano tra capo e collo cogliendoti alla sprovvista.
Buona parte del tragitto si sviluppa poi provvidenzialmente al riparo della vegetazione, che però non è particolarmente fitta. Di tanto in tanto, in mezzo al verde intenso spicca l’azzurro dell’oceano e il grigioverde delle isolette e dei promontori che fanno da scenario a quest’angolo della provincia del Guanacaste, sulla costa nordoccidentale del Pacifico. I tragitti possono essere agevolmente scelti dall’escursionista sulla base di tempo e fiato a disposizione e vanno da 4-5 chilometri sino ad una quindicina. Le divagazioni verso le magnifiche spiagge della zona sono sempre possibili, la Playa Danta è ad esempio raggiungibile semplicemente spostandosi dalla sentieristica di non più di un paio di chilometri.
Una guida ambientale locale, che incontro più giù, nel pueblo di Potrero, mi dice che nelle prossime settimane alcuni volontari inizieranno i lavori per collegare con una rete di sentieri quest’angolo paradisiaco al capoluogo di regione, Liberia. Saranno una sessantina di chilometri di grande suggestione, con l’oceano e le coste del Guanacaste a fare da sfondo accattivante.  A metterci mano saranno alcune associazioni ambientalistiche locali, supportate dall’Istituto di oceanologia. Oltre a tracciare i sentieri, si provvederà ad una intensa riforestazione dell’area. Un’iniziativa che stavolta mi sembra spontanea e non legata ad altri interessi, se non quello della fruibilità dei luoghi per chi non si muova a bordo di un’invasiva 4×4.
Termino la mia escursione sorretto dalla filosofia costaricense del “Pura vida”, che mi fa essere un po’ più ottimista rispetto all’inizio della mattinata, circa la salvaguardia di questi luoghi. “Pura vida” è un saluto, un’esclamazione, un’interiezione, che ricorrono spesso nel linguaggio dei costaricensi. Sta a indicare la capacità di cogliere il “qui e ora”, una sorta di ottimismo fatalista. Una filosofia di vita che avvolge in breve chiunque abbia la sorte di fermarsi da queste parti. http://lascatalinascr.com/esp/actividades-del-pueblo/xcursionismo/
testo e foto di Raffaele Basile