rami

Attento, camminatore!


L’Elba ha un suo suggestivo balcone da cui può essere ammirata: il promontorio di Piombino.  L’anno scorso, più o meno di questi tempi, da queste parti è stata inaugurata una un bella rete di sentieri escursionistici. C’era anche il sindaco e sottolineò che probabilmente senza la forte presenza di cacciatori a tutela del territorio, non avremmo probabilmente avuto a disposizione  tutte queste aree verdeggianti. Di certo un po’ di cemento in più avrebbe fatto capolino tra i cespugli, senza l’attenta vigilanza di quella particolare categoria di disinteressati guardiani della sostenibilità ambientale. Possibile che una cosa bella come un sentiero costiero incontaminato vada ricollegata a una cosa tanto spietata come la caccia? Ora siamo in primavera e l’attività venatoria è “congelata”. Suoni più rassicuranti delle schioppettate autunnali avvolgono quest’angolo di natura, preservata dalle contaminazioni di una società che sembra fagocitare ogni bellezza immolandola a produttività ed efficienza.
Un paio di cartelli attraggono però il mio sguardo. Infatti, il loro scopo è  proprio quello, richiamare l’attenzione del viandante,  affinchè tanta bellezza della natura non lo distolga troppo dai potenziali rischi a cui va incontro. Breve sintesi dell’ avvertimento numero 1: in questa zona, in alcuni periodi dell’anno, si fa caccia, a volte anche “grossa” ( ad esempio cinghiali). Quindi? Cercate di non rilassarvi troppo se state passeggiando in un giorno ricompreso in uno dei periodi che vi segnaliamo qui. Ulteriore sintesi: noi vi abbiamo avvisato, vedete voi come comportarvi.
Non molto distante, un secondo cartello rincara la dose di colpevolizzazione del viandante troppo rilassato. Quest’ultima avvertenza riesce a procurarmi persino un amaro sorriso, nella sua disarmante e un po’ naif stringatezza. Se capitate da queste parti di domenica -avverte la scritta- non spaventatevi troppo se vi si dovesse parare davanti qualcuno in assetto da guerra. Quest’area è infatti utilizzata anche per giochi bellici. Niente di che preoccuparsi, eh…Voi fate subito presente al pluriarmato Rambo di turno che siete estranei al  gioco e niente accadrà. Ulteriore specificazione: trattasi di armi giocattolo.
Camminare assomiglia sempre più a una pratica zen. In città, occorre astrarsi da fumi inquinanti, flussi rombanti, clacson strombazzanti. Tutti elementi che per fortuna non ritroviamo nei sentieri immersi in mezzo alla natura. Certo, un po’ di attenzione a qualche pallottola vagante  – di metallo o di gomma a seconda della stagione – conviene averla. Ma la pratica zen va di per sé alla ricerca della concentrazione. Se tutto fosse piattamente idilliaco, che bravura ci sarebbe a fare delle camminate meditative e consapevoli?
raffaele basile